BRAHMS - Sonata No. 2 in E Flat Major Op. 120/2

Le due sonate dell'op. 120 sono considerate come punti culminanti del repertorio per clarinetto e pianoforte. Inoltre, nella versione per viola e pianoforte arrangiata dallo stesso Brahms, si collocano tra le opere per viola più suonate dell'Ottocento. Superano di gran lunga in sostanza compositiva le relativamente poche sonate originali scritte per queste strumentazioni nello stesso periodo.
Delle due opere, la Sonata n. 2 in mi bemolle maggiore è la più accessibile. Diversamente dalla tradizione classico-romantica, Brahms ha qui utilizzato la tonalità di mi bemolle maggiore non per esprimere l'eroico o il monumentale, ma per ottenere caratterizzazioni liriche, per lo più contenute. La bellezza della serenata del tema principale, che apre la sonata, è sempre stata particolarmente ammirata. Nella sua recensione della anteprima mondiale, il famoso critico musicale viennese Eduard Hanslick, amico di Brahms, esulta con le parole "era come se fosse caduto dal cielo". Anche la serie di variazioni di chiusura segue con gentile grazia questo carattere lirico. Tuttavia, il movimento centrale, con le sue tempestose sezioni esterne in mi bemolle minore e il trio innico in si maggiore, fornisce un contrasto appassionato e serio, che consente all'idillio che lo accompagna di dispiegare le sue bellezze con maggiore insistenza.

1. Allegro amabile
2. Allegro appassionato
3. Andante con moto – Allegro