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Questo libro ha un semplice scopo: far suonare subito chi non ha mai messo le mani sulla tastiera del pianoforte. Cerca di fare in modo che l’incontro tra l’esordiente pianista e lo strumento sia il più possibile felice e musicale, sperando di divertirlo facendogli provare in prima persona la sensazione davvero bella del suonare. E intanto, in questa pratica di gioco, si possono capire e sperimentare alcuni fondamenti della Musica e dell’esecuzione pianistica. Come si usa questo libro? Il pianista esperto, cioè il Maestro, si siede al pianoforte e spiega all’inesperto (lo Scolaro) il ruolo che gli compete in ogni brano: tale compito è chiaramente espresso subito sotto il titolo, ed è un compito molto semplice. Ad esempio, nel primo brano lo Scolaro dovrà suonare sempre la stessa nota (un RE) contando quattro, all’inizio con un suono piano e poi con un suono forte. Cosa apprenderà nelle esecuzioni di questo brano? Imparerà dove si colloca la nota RE, cosa significa contare e ascoltare “quattro”, e quale tipo di gesto sia opportuno per suonare una nota piano e per suonare una nota forte. In tutti i brani lo Scolaro dovrà utilizzare un solo dito di una sola mano (solo in Bossa Nova userà un dito delle due mani), e suonerà con il Maestro, cercando di mantenere il tempo e di trovare il suono giusto dal punto di vista dinamico: per questo sarà molto importante che ascolti ciò che esce dallo strumento. Proprio in questa attenzione ad ascoltare crediamo risieda un aspetto molto formativo. La parte dello Scolaro è comunque davvero assai semplice: vi sono state esecuzioni, in pubblico, anche con alunni diversamente abili. Si può immaginare la loro soddisfazione… Tutte le musiche scritte per il Maestro, che costituiscono la base su cui si appoggerà lo Scolaro, sono presenti anche in un CD allegato: questo per permettere all’allievo di riprovare, a casa, le esperienze fatte a lezione (solo per il brano “Florestano” è richiesta comunque la presenza fisica di un esperto perché lo Scolaro deve trovare le note da suonare osservando la mano del docente e suonando un’ottava sopra). Nel CD, ogni brano è preceduto da due battute a vuoto, ritmate con batteria. Nelle prime 18 tracce vi sono registrati tutti i brani, privi della parte dello Scolaro. Nelle successive 16 tracce (dalla 19 alla 34) è stata aggiunta la parte dello Scolaro, per poter ascoltare l’effetto complessivo (mancano i brani 11 e 12 perché dedicati a improvvisazione). Consigliamo il Maestro di suonare con abbondanza di respiri, di rallentando, di accelerando, di corone, per piegare il meccanico “contare” alle superiori esigenze della Musica, ed abituare lo Scolaro ad ascoltare il tempo nell’esecuzione stessa. Gli ultimi tre brani presentano un primo inizio di lettura: lo Scolaro dovrà imparare i valori ritmici di semibreve, minima e semiminima, e la scrittura sulla monolinea: una linea che permette di scrivere tre note adiacenti (ad esempio, sulla monolinea RE si collocano le note DO-RE-MI, mentre sulla monolinea SOL – rappresentata dalla Chiave di violino – si collocano le note FA-SOL-LA). L’uso della monolinea permette di capire la logica della scrittura musicale, e si potrà poi affrontare il pentagramma con maggior facilità. In questi brani si potrà sempre usare un dito solo, oppure iniziare ad usare le prime tre dita di una mano. Al termine del libro ho voluto rammentare l’importanza dell’improvvisazione nei giochi pianistici, consigliando le due modalità del dialogo e della descrizione. Al di là di ogni possibile aspetto didattico, speriamo soprattutto che questo testo permetta di capire una cosa fondamentale: suonare è divertente! (Walter Fischetti)
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